Santi Apostoli

L’archivio della chiesa di Santi Apostoli è conservato per la sua parte pergamenecea antica all’Archivio di Stato di Verona, come deposito dagli Antichi Archivi Veronesi; qui era pervenuto per iniziativa del vescovo Luigi di Canossa nel 1874.

La chiesa dei Santi Apostoli è attestata nel Versus de Verona e dai documenti dall’inizio dell’XI secolo; la presenza di un collegio di chierici è segnalata dal 1139; venne riconsacrata dal vescovo Adelardo nel 1194 ed è in questo torno di anni che si determina uno sviluppo urbanistico attorno alla chiesa e sui terreni di sua proprietà, che vennero compresi tra il 1194 e il 1224 entro le nuova mura comunali[1]. Più dubbi invece i riferimenti documentari all’VIII secolo del sacello delle Sante Teuteria e Tosca – che è parte della chiesa dei Santi Apostoli e comunque di antica edificazione –, i cui corpi furono riesumati alla metà dell’XI secolo.

Dopo l’isolata pergamena del 1104 (peraltro riferita a un chierico di San Martino [in Aquaro]), per l’intervallo 1134-1200 sono conservate nell’archivio dei Santi Apostoli poco più di 100 pergamene: numero sicuramente di una certa consistenza nel panorama degli archivi di chiese veronesi. Alla base di tale documentazione, costituita in percentuale significativa da livelli di terreni edificati, sta in buona parte lo sviluppo urbanistico dell’area.

L’attuale ordinamento delle pergamene in serie cronologica venne attuato all’interno degli Antichi Archivi Veronesi: distingue le sezioni Pergamene e Diplomi. Gli attergati indicano un precedente ordinamento per mazzo e numero (indicati con ordinali).

 

Serie riprodotte: Pergamene; Diplomi

Riferimenti: GASVr, p. 1285.

Strumenti: ASVr, Inventari, I, pp. 275 ss.; p. 292; ASVr, Regesti Da Re.

 



[1] Sulle vicende della chiesa e del suo territorio si rimanda a La venerabile pieve dei Santi Apostoli. Cfr. anche Biancolini, Notizie storiche, I, pp. 125-133; IV, pp. 517-527 (con edizione di documenti).