Sant’Eufemia Parrocchia
L’archivio della parrocchia di Sant’Eufemia è conservato all’Archivio di Stato di Verona, proveniente dagli Antichi Archivi Veronesi.
Sant'Eufemia è attestata dal X secolo come oratorio[1] e consacrata nel 1140 con funzioni parrocchiali[2]; venne qui insediata nel 1262 una comunità di Agostiniani[3]. Con le soppressioni napoleoniche del 1806 a Sant'Eufemia, istituita ora come parrocchia, vennero asssegnati beni e funzioni delle soppresse chiese di San Giovanni in Foro e i registri di San Marco alle Carceri (i beni invece vennero destinati a San Fermo Maggiore), San Matteo Concortine (i beni a San Giovanni in Foro, come sussidiaria), San Michele alla Porta (i beni a San Luca), San Salvatore Vecchio o al Frignano (i beni agli Scalzi, come sussidiaria).
L’archivio conserva solo una pergamena datata entro il XII secolo, riferibile appunto a San Giovanni in Foro.
L’attuale ordinamento delle pergamene in serie cronologica venne attuato all’interno degli Antichi Archivi Veronesi.
Serie riprodotte: Pergamene
Riferimenti: GASVr, p. 1288 (ma assieme a Sant’Eufemia).
Strumenti: ASVr, Inventari, I, p. 301.
[1] ACVr, Pergamene, III, 5, 2r (973 03 00); CDV III, cc. 36-37; CDD II, c. 24r-24v; Dionisi, De duobus episcopis, n. XXX, pp. 146-147. Eriprando de civitate Verona habitator prope oratorio Sancte Eufemie vende a Milone vescovo della chiesa veronese due terre aratorie «in finibus Veronensis prope insola qui dicitur Brexiana»: la prima «locus ubi dicitur Albaro», la seconda «locus ubi dicitur Regine».
[2] Biancolini, Notizie storiche, II, p. 504, da Moscardo.
[3] Sulle vicende della chiesa Zanolli Gemi, Sant’Eufemia.