Sant’Anastasia Parrocchia
L’archivio denominato della parrocchia di Sant’Anastasia è conservato all’Archivio di Stato di Verona; pervenne in questa sede dagli Antichi Archivi Veronesi, dove era giunto nel 1868; precedentemente era conservato presso gli uffici finanziari a seguito delle soppressioni napoleoniche degli anni 1806-1810.
La chiesa è attestata dalla fine del X secolo e dotata di una collegio di chierici fino al 1260, quando vi si insediarono i Domenicani che vi rimasero fino alla soppressione napoleonica del 1806-1807[1]. In quest’occasione Sant’Anastasia venne istituita a parrocchia e le furono assegnati i beni di Santa Maria in Chiavica e le funzioni e registri di San Benedetto e Santa Cecilia.
Attualmente riporta oltre una cinquantina di pergamene datate entro il XII secolo, in buona parte riferibili appunto a Santa Maria in Chiavica[2] e a Santa Cecilia[3], oltre ad atti in cui compaiono come attori canonici della Chiesa veronese e privati: per questi ultimi è ora difficile stabilire un’attribuzione all’uno o all’altro archivio o comunque specificarne la provenienza. Documentazione riguardante Sant’Anastasia anteriormente al 1260 si trova inoltre nell’Archivio del Clero intrinseco, la cui congregazione fu più volte condotta da suoi sacerdoti[4].
L’attuale ordinamento delle pergamene in serie cronologica venne attuato all’interno degli Antichi Archivi Veronesi.
Serie riprodotte: Pergamene
Riferimenti: GASVr, p. 1288.
Strumenti: ASVr, Inventari, I, p. 259 ss; ASVr, Regesti Da Re.
[1] Sulle vicende della chiesa Cipolla, Richerche storiche.
[2] Sulle vicende della chiesa Brugnoli et alii, La chiesa di Santa Maria in Chiavica, pp. 17-25.
[3] Sulle vicende della chiesa Biancolini, Notizie storiche, II, p. 629; Lenotti, Chiese e conventi, I, pp. 30-31.
[4] Cipolla, Richerche storiche, p. 2.