San Pietro in Monastero
L’archivio della chiesa di San Pietro in Monastero (detta monasterium Puellarum o ad Puellas) è conservato per la sua parte pergamenecea antica all’Archivio di Stato di Verona, come deposito dagli Antichi Archivi Veronesi dove era pervenuto per iniziativa del vescovo Luigi di Canossa nel 1874.
San Pietro in Monastero è nominata per la prima volta dal vescovo Raterio, il che sembra indicare una dipendenza dal vescovado, mentre dal 969 passò al monastero di San Zeno (ma parte della documentazione di XI secolo è conservata nell’Archivio capitolare); all’inizio del XII secolo è citata nella vita di San Gualfardo, che vi fissò per un breve lasso di tempo la sua dimora[1].
L'archivio di San Pietro in Monastero conserva 3 pergamene datate entro il XII secolo, tutte prodotte in relazione con la stessa chiesa a partire dal 1147.
L’attuale ordinamento delle pergamene in serie cronologica venne attuato all’interno degli Antichi Archivi Veronesi.
Serie riprodotte: Pergamene
Riferimenti: GASVr, p. 1285.
Strumenti: ASVr, Inventari, I, pp. 333 ss.; ASVr, Regesti Da Re.
[1] Miller, Chiesa e società, pp. 113-114; p. 172 e nota 17; Anti, Nuovi modelli di santità. Sulle vicende del monastero una sintesi e bibliografia in Segala, Monasteriorum memoria, pp. 210-211; Biancolini, Notizie storiche, I, p. 375; IV, pp. 716-717.